Mad(e) in Italy: ora i turisti, oltre ai prodotti, apprezzano il Belpaese come meta del piacere

Noi che ci abitiamo, forse non ce ne rendiamo conto.

Ma quale spettacolo inebriante può essere per un turista – mettiamo – del Kansas trovarsi a tu per tu con i Faraglioni di Capri, assaporando degli scialatielli alle zucchine?

Qualcosa di mistico, inenarrabile…

Se poi, rapiti dai sapori, dall’ospitalità e dal mood del Golfo, avessero anche esagerato con qualche bicchiere di vino in più, l’edonismo diventerebbe inevitabilmente la filosofia del più morigerato dei mormoni.

Con questa premessa, meritano delle attenuanti le decine di video amatoriali che spuntano come funghi, narrando le gesta ero(t)iche di impudichi visitatori che, diciamo così, si lasciano prendere la mano dalla passione italica.

In pubblico.

L’eros, si sa, è difficile da arginare: quando arriva arriva.

Così capita che Ravello, incantevole cittadina sulla Costiera Amalfitana – ma il fenomeno non si limita a tale geolocalizzazione – si stia meritando l’appellativo di hard.

Ma si rincorrono i filmati virali su e giù per la penisola, in un turbillon di fantasie erotiche e prove ginniche più o meno degne di nota.

Il fenomeno non è passato inosservato nemmeno alla stampa nazionale, vista la diffusione.

E c’è chi ipotizza, perché no, di regolamentare le improvvise voglie dei lussuriosi turisti, così da sfruttare commercialmente il trend.

Magari in un futuro prossimo Las Vegas potrebbe perdere il primato di città del peccato…

 

 

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