I delfini sono tra gli unici animali a praticare l’atto sessuale per piacere, non solo a scopi riproduttivi.

Negli ultimi anni la scienza ha concentrato numerosi studi per verificare se sia vero o no che l’uomo è l’unico essere vivente a fare sesso per il gusto di farlo.

Secondo i dettami religiosi, perlomeno cattolici, sarebbe tra l’altro un abominio, visto lo “spreco” di “possibili vite” quando l’atto sessuale venga praticato in periodi non fertili per la donna.

Ma tant’è, nemmeno la minaccia della dannazione eterna è mai riuscita a dissuadere la nostra specie dall’avere rapporti solo per provare piacere.

 

E’ ragionevole pensare che, com’è vero che, ad esempio, se accarezzato, un gatto prova evidentemente delle sensazioni gratificanti che lo portano a tornare da noi per sperimentarle nuovamente, così trovi l’atto sessuale parimenti piacevole.

Eppure i gatti aspettano esclusivamente il periodo dell’amore per fare sesso, senza eccezioni.

A uscire dal coro, secondo quanto accertato finora, i bonobo – una specie di primati che, a parere degli studiosi, seda gli atteggiamenti riottosi attraverso il sesso, anche omosessuale – e i delfini.

Questo simpatico mammifero acquatico non risponde unicamente ai segnali di madre natura rispetto agli scopi riproduttivi della sua specie, ma il delfino trova il sesso talmente piacevole da volerlo fare quando gli pare… e, a detta della ricercatrice Margaret Howe Lovatt, anche con chi gli pare!

La scienziata, che visse a stretto contatto per 10 settimane con un delfino maschio allo scopo di insegnargli la lingua inglese, afferma infatti che l’animale, dopo qualche tempo, iniziò a manifestare inequivocabili segni di desiderio sessuale nei suoi confronti, di pari passo con l’evoluzione del loro rapporto “lavorativo”.

 

Cosa differenzierebbe dunque le poche specie goderecce, per così dire, dalle altre?

Secondo il parere di alcuni scienziati cognitivisti specializzati nel campo delle neuroscienze ciò avviene perché saremmo dotati di neocorteccia, ovvero la sede delle funzioni cognitive superiori: abbiamo una coscienza, in parole povere.

Insomma, primati, delfini ed esseri umani – anche se in modo diverso – ricercano il piacere in maniera consapevole, affinando il gusto per il cibo, per l’arte e, per l’appunto, per il sesso fine a se stesso.

 

 

 

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