La battaglia dei sessi vide lo scontro decisivo con l’avvento di arco e frecce
Quando e perché l’uomo ha iniziato a prendere il controllo sulla donna?
Gli atteggiamenti che purtroppo notiamo tuttora nella nostra modernità probabilmente non hanno contraddistinto le comunità più ancestrali.
Il punto di svolta nella prevaricazione dell’uomo sulla donna sarebbe da attestarsi, secondo gli antropologi, a circa 10.000 anni fa, ovvero quando l’arco divenne l’arma più diffusa.
Numerosi studi indicano infatti che la caccia con le lance poteva essere condotta da entrambi i sessi – anzi, con più successo dalle donne – e persino dai bambini.
Infatti per scagliare una lancia servono meno forza e precisione che per tendere l’arco.
La caccia ai mammut, ad esempio, prevedeva che un gruppo numeroso di umani preistorici accerchiasse l’animale e lo uccidesse con numerose lance.
Il bersaglio in tal caso era molto grande e a distanza ravvicinata.
L’avvento di arco e frecce permise alle tribù di variare alimentazione, introducendo nella dieta animali più piccoli.
In quel momento la donna si specializzò nella raccolta di bacche e radici – che tra l’altro portò l’uomo moderno a non trovare più i calzini, come abbiamo raccontato in questo divertente articolo.
Ciò perché gli uomini iniziarono ad accorgersi di avere delle caratteristiche fisiche che li privilegiavano nella forza e nella velocità di caricamento dell’arma, portandoli in una posizione di predominio.
Era lui che da allora in poi si sarebbe occupato della caccia, lui avrebbe affrontato i rischi maggiori: il neonato macho.
La disparità tra i sessi si giocò dunque sulla seppur rudimentale tecnologia.
A guardarci oggi, non abbiamo fatto poi così tanti passi in direzione dell’evoluzione…