Malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate: è boom

3.700 nuove diagnosi di HIV all’anno in Italia, l’84% di queste attribuibili a rapporti sessuali non protetti.

E poi clamidia, gonorrea, sifilide…

Se parliamo di gravidanze tra le ragazze minorenni, si arriva ad un aumento del 30% rispetto solo a una decina di anni fa.

Sono i numeri di cui si parla troppo poco, generati dall’ignoranza.

Sembra impossibile, eppure una recente ricerca della Durex ha dimostrato che le vendite di profilattici sono calate del 13% negli ultimi 12 anni, portandoci agli ultimi posti in Europa.

Che il sesso non protetto metta a rischio la salute e, più in generale, la serenità non sembra essere una motivazione sufficiente a promuovere l’utilizzo del condom.

Sono lontani i tempi della Pubblicità Progresso, lo spettro mortale dell’AIDS non spaventa più.

Né pare che la possibilità di restare incinta tra i banchi di scuola sia visto come un grosso problema da troppe giovanissime: il 42% delle under 25 conferma di non aver preso precauzioni durante il primo rapporto sessuale (il 5% in più rispetto al 2010).

Le cause del rifiuto crescente di utilizzare il preservativo sono varie, ma quella più biasimevole è la latitanza delle istituzioni in merito all’educazione e alla prevenzione.

Persino Papa Bergoglio recentemente ha aperto all’educazione sessuale nelle scuole, eppure in Italia il sesso è ancora visto come qualcosa di scandaloso, da tenere nascosto, di cui non parlare.

E gli effetti a livello socio-sanitario sono, come abbiamo detto, devastanti.

Ma non sono solo le nuove generazioni a dimostrarsi quantomeno imprudenti, visto che in generale solo l’8,8% delle persone infette da clamidia hanno asserito di avere sempre usato il preservativo durante i rapporti sessuali, mentre quasi la metà sia di donne che di uomini hanno sostenuto di non averlo mai utilizzato nei mesi precedenti l’infezione.

La speranza è che politica e famiglie smettano di nascondere la testa sotto la sabbia, fatto salvo poi sconvolgersi davanti al fatto compiuto.

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