di Monica Micheli*

Esiste un bignami che cataloghi la gestualità femminile nel campo della seduzione?

E’ il Gral del maschio da abbordaggio: saper identificare l’eventuale disponibilità di una donna con un colpo d’occhio.

Certo sarebbe molto comodo, ma la seduzione, si sa, è un gioco solo per i più coraggiosi e preparati…

Però c’è sicuramente chi è più predisposto a captare il linguaggio non verbale ( ovvero il linguaggio del corpo) delle persone e la scienza conferma che vi è una moltitudine di segnali che universalmente identificano l’interesse – nel caso specifico – di una donna nei confronti di un corteggiatore.

O, addirittura, esistono atteggiamenti che lasciano trasparire il desiderio di sedurre essa stessa qualcuno nei paraggi.

Sono numerosissimi gli studi – prevalentemente sondaggi – che hanno tentato di individuare quali siano le caratteristiche di selezione di un partner ideale operate dalle donne.

Sono invece molte meno le ricerche sul campo che abbiano verificato il comportamento femminile rispetto al corteggiamento.

Ad aprire la strada, ancora negli anni Novanta, un esperimento condotto dall’Università del Missouri, condotto attraverso l’osservazione diretta di oltre 200 donne durante l’approccio iniziale con uno sconosciuto.

Lo scopo era di individuare un range di atteggiamenti tipo indicanti l’interesse di una donna rispetto ad un potenziale corteggiatore.

E’ interessante evidenziare come la sequenza di linguaggio non verbale sia stata rilevata sulla quasi totalità del campione, nel momento in cui le ragazze in questione intendevano dimostrare interesse verso un soggetto maschile.

Confesso che investo molto del mio tempo autonomamente in tali osservazioni, anche al solo scopo di passare il tempo mentre aspetto un autobus o una persona al bar.

Personalmente, le conclusioni di questa seppur datata ricerca, antesignana di molti trattati di programmazione neuro linguistica, le trovo tuttora confermabili.

Quali sono le osservazioni più interessanti?

Una ragazza, sola o con delle amiche, in un locale pubblico, in genere segnala la propria disponibilità ad un primo contatto facendo notare questa sequenza:

  1. Sguardo veloce di ricognizione di 5-10 secondi al contesto, per tornare poi alla posizione iniziale
  2. Se ha notato qualche elemento d’interesse, si girerà nuovamente, circoscrivendo lo sguardo ad una determinata area più volte nel corso della serata.
  3. Se l’elemento ha davvero catturato la sua attenzione, le capiterà di fissarlo per almeno 3 secondi consecutivi, che egli sia cosciente o meno dello sguardo.
  4. A questo punto, l’interesse corrisponde ad un movimento delle sopracciglia verso l’alto per circa due secondi, spesso combinato con un accenno di sorriso e con il contatto visivo con la persona in questione.

Stabilito il contatto, seguono movimenti che coinvolgono capelli, mani, collo e bocca, come ad esempio delle aggiustatine al ciuffo, una mano che accarezza il collo, l’umettare delle labbra…

E’ possibile che gran parte di questi atteggiamenti non verbali non siano operati consciamente dalle donne e che anzi, magari si impegnino a dimostrarsi indifferenti.

Ma si sa, il corpo non sa mentire…

Ora sta ai potenziali corteggiatori farsi avanti, purché in possesso di una comunicativa tale da non smontare subito la favola! 😉

Nei prossimi giorni potrei avere qualche consiglio in serbo per voi…

Nel frattempo, se vi sentite più seduttori da tastiera, potete seguire queste linee guida per evitare delle figuracce sui social…

Monica Micheli

Monica Micheli

 

 

Monica Micheli, prima vera esperta di Cucina Afrodisiaca ed Evoluzione Relazionale, owner del web-magazine www.ErosKitchen.com

 

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