Sentono di non avere potere sulla relazione, quindi aggrediscono.
Sono gli uomini sessisti.
Chiariamo il termine, per quanti potessero fare confusione: il sessismo è agire o pensare in modo discriminante o con pregiudizio in base al genere.
E’ superfluo dire che il sesso discriminato è di solito quello femminile…
Se fino a non molti anni fa – e purtroppo in alcuni contesti geografici e sociali tuttora – l’atteggiamento sessista era incoraggiato, oggi stiamo assistendo finalmente a una leggera inversione di tendenza.
“L’uomo che non deve chiedere mai” è un prodotto che ha perso molto del suo appeal.
Chi ancora trovasse l’atteggiamento prevaricante dell’uomo sulla donna un simbolo di forza e mascolinità resterà profondamente deluso da una recente ricerca che conferma ciò che già le persone più evolute avevano dedotto da sole: gli uomini sessisti e aggressivi all’interno di un rapporto di coppia – ma non solo – agiscono per paura.
Lo studio dell’Università di Auckland, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, ha provato che gli uomini che pensano che la partner abbia, o voglia avere, maggiore controllo sulla relazione sono portati a sottovalutare il proprio potere sul rapporto e quindi diventano ostili.
Questa purtroppo comune dinamica di potere porta a un circolo vizioso noto: l’uomo aggredisce – la donna alla lunga o diventa scostante o abbandona la relazione – l’uomo rafforza il pregiudizio che le donne siano inaffidabili.
Lo stesso comportamento si avverte in altri ambiti, come ad esempio in quello lavorativo, dove sono diffusi i comportamenti prevaricanti dettati dalla sensazione di sentire minacciati il proprio ruolo e la propria posizione.
Le lotte di potere che sostengono la disuguaglianza di genere potrebbero quindi essere risolte con un’adeguata percezione dell’uomo rispetto alle potenzialità della donna.
Un percorso lungo che la società dovrebbe sostenere partendo dall’ambito educativo, a scuola come tra le mura domestiche.