di Monica Micheli*

Dopo una storia lunga, il salto dalla padella alla brace è più facile di ciò che si crede

E’ capitato a tutti: abbiamo investito in una relazione che immaginavamo eterna.

Forse ci siamo addirittura sposati e abbiamo avuto dei figli.

Poi l’incanto si è spezzato e tutte le nostre certezze sono andate in frantumi.

Che siamo stati i promotori o le vittime della fine della storia (è tutto molto relativo e richiederebbe un approfondimento a sé), la sostanza non cambia: prima o poi dobbiamo rimetterci in gioco…solo che molto probabilmente in questi lunghi anni le regole sono cambiate, o sbagliamo approccio.

Fatto sta che dietro l’angolo si annidano (nel migliore dei casi) figure di melma o tranvate peggiori di quella appena presa.

Analizziamo le situazioni più frequenti, sia osservate che vissute in prima persona (ma non vi rivelerò quali!).

QUELLO/A DOPO E’ SEMPRE MEGLIO

Il rapporto appena concluso si è trascinato per ere geologiche, portandoci spesso all’odio per l’ex.

Chiaramente ci siamo scordati di quanto ci piacesse e coinvolgesse all’inizio.

E ciò magari non per qualche virtù particolare del partner, ma solo perché eravamo pronti a innamorarci, o perché tutti nella nostra compagnia avevano qualcuno.

Il primo o la prima a bussare alla nostra porta, ora, sarà di certo meglio dell’ultima versione dell’ex, di ciò che era diventato/a dopo anni di realtà quotidiana.

Ecco che non è affatto raro vedere neo-separati o divorziati trovare immediatamente la donna o l’uomo della vita.

O è un caso, o in genere si fa un po’ fuori dal vaso.

Osservando la durata di queste nuove coppie, propendo per la seconda opzione.

Perciò sì, è comprensibile avere voglia di innamorarsi, ma calcolate almeno un anno e mezzo di frequentazione, prima di una nuova convivenza: è la durata della fase fisiologica e psicotropa dell’innamoramento.

FAI DI ME CIO’ CHE VUOI, MA STAI CON ME

E’ un atteggiamento che osservo più spesso nelle donne.

Il matrimonio è finito, o comunque la lunga storia.

Qualche anno in più l’abbiamo…ma, invece di viverlo come un punto di forza, pensiamo di avere sempre meno carte da giocare e che ogni occasione ci sembra l’ultima spiaggia.

Così ogni sventurato che capita nelle nostre spiagge si trova ben presto a dover affrontare un mitile pervicace che richiede pateticamente attenzioni.

Non importa a che prezzo, se non ci chiama, se ci fa piangere per giorni attaccate alle spunte di Whatsapp…basta che alla fine torni.

Il primo lavoro da fare, se vi riconoscete nella descrizione, è ricominciare da voi.

Capire che valete. E ciò indipendentemente da un’altra persona (specie se non sa intuire le vostre virtù).

I FOREVER YOUNG

Beh, in particolar modo i padri single di ritorno si riconoscono a vista in questo periodo storico per le seguenti caratteristiche: a) i leggins di jeans (non stanno bene a Giselle Bundchen…fa’ conto su due gambe secche maschili ad archetto); b) il ciuffo a banana e la barba hipster sale e pepe.
Prima o poi, fortunatamente, un gigantesco asteroide ci sterminerà. Ma nel frattempo possiamo evitare queste brutture grottesche?

Chiaro che la commessa del negozio vorrà vendervi la qualsiasi, che abbiate 17 o 57 anni…ma il risultato sarà davvero molto diverso.

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