di Monica Micheli*
Un quesito millenario al quale sembra che sempre meno persone sappiano rispondere
Che tipo di famiglia avete avuto?
E’ una domanda semplice che, per noi così convinti della nostra emancipazione, non dovrebbe aver nulla a che fare con il nostro iter relazionale.
Però c’entra, eccome…
A me piace osservare, paragonare, tentare di capire, molto spesso dai miei stessi errori, che come molti sanno ripetiamo in loop come le mosche sbattono continuamente sul vetro con l’intenzione di uscire.
Per lungo tempo ho creduto che l’amore fosse una cosa facile da far durare.
Questo perché sono figlia di una coppia molto unita.
Così ho tentato di fotocopiare quel genere di rapporto praticamente con qualsiasi individuo mi risultasse interessante (con esiti chiaramente alquanto deludenti).
Non è strano, né sbagliato: è così che facciamo, volenti o nolenti.
Procediamo per imitazione, è più comodo e rassicurante, economico, per così dire.
Già in questo articolo abbiamo visto come siamo attratti fisicamente da persone che somigliano ai nostri fratelli o genitori, proprio perché li ricolleghiamo macchinalmente a sensazioni e sentimenti positivi che abbiamo esperito con i nostri cari.
La cosa è palese se vi capita di osservare le famiglie, ad esempio, al ristorante, in occasione di feste che radunano più generazioni…ma più semplicemente analizziamo i nostri trascorsi, prendiamo una foto da giovane del genitore del sesso opposto e vediamo quanti degli ex siano stati somiglianti fisicamente.
Più difficile da verificare, quando la “scelta” si basa per analogia all’atteggiamento che aveva il nostro genitore di riferimento, ma se siamo sinceri con noi stessi scopriremo che molte volte la persona che abbiamo avuto accanto ci trattava nello stesso modo (in positivo o in negativo) dei nostri familiari più prossimi.
Si spiega così perché molte persone abusate in giovanissima età continuino a circondarsi di partner che le avviliscono, le maltrattano, le disprezzano.
E’ la loro anima gemella?
Non credo davvero.
Il principe azzurro o la sirenetta, quelli che ti fanno stare sempre bene e la vita è una favola esistono?
Nemmeno per idea.
Allora siamo esseri destinati alla solitudine. L’amore è pura fantasia…
Se pensiamo che le relazioni siano 24h cuoricini e unicorni, certo che sì!
A molti di noi, però, viene più comodo rottamare in continuazione, ricercando il Santo Graal.
Altri non comprendono nemmeno che si stanno facendo male. Saranno sempre inspiegabilmente infelici.
Ma allora?…
Allora iniziamo a lavorare su noi stessi. Consideriamoci, amiamoci, studiamoci e capiamo quali sono le ferite che dobbiamo tentare di rimarginare nel nostro profondo.
E’ un tragitto impervio, difficile, impegnativo, noioso.
Posto che la coppia sia un’istituzione che per voi ha un senso, solo allora sarete pronti a proporre ciò che siete ad un’altra persona.
Senza questo lavoro preliminare, l’amore della vita potrebbe passarci accanto senza che ce ne accorgiamo.
Come si fa a riconoscere l’anima gemella?
Se con lui/lei puoi essere ciò che sei, anzi, se questa persona ti aiuta a scoprire chi sei davvero, se ti sarà accanto quando vorrai migliorarti e risolvere i tuoi conflitti…e se lo stesso farai anche tu, beh, io direi che siete molto vicini a ciò che si potrebbe definire una bella coppia!
Sarà facile?
Nemmeno per idea!
Soprattutto sarà una sfida resistere alla voglia di buttare tutto all’aria davanti alle mille difficoltà quotidiane, grandi o piccole.
Perché sappiatelo: quando si accendono le luci in sala, Richard Gere e Julia Roberts si lanciano i piatti.
A volte lei ha mal di testa e non le va di parlare.
A lui è andato male un affare che gli ha bruciato i fondi per il nuovo panfilo e avrà solo voglia di un bicchiere di bourbon e di una vasca idromassaggio.
Se di fondo, però, ci sono RISPETTO & AMORE qualche attimo ogni giorno, accoccolati sul divano guardando la tele, la favola tornerà a farvi battere il cuore. Ogni giorno, davvero.
Perché lui o lei sarà la persona con la quale avete scelto consapevolmente di condividere un abbondante pezzo della vostra esistenza, senza condizionamenti consci o inconsci di alcun tipo.
Monica Micheli, prima vera esperta di Cucina Afrodisiaca ed Evoluzione Relazionale, owner del web-magazine www.ErosKitchen.com