di Monica Micheli*
I cereali rivestono un ruolo fondamentale nella piramide alimentare. Per questo vanno scelti con cura
I cereali nell’alimentazione mediterranea sono sempre stati alla base di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Demonizzati negli ultimi vent’anni, additati come colpevoli di una sempre più diffusa obesità, in realtà non possono essere esclusi dalle nostre tavole, pena serie e dimostrate conseguenze per la salute.
Ciò che davvero manca, in genere, è la consapevolezza alimentare.
Molto spesso preferiamo prodotti di bassissima qualità a basso costo, senza calcolare che noi siamo ciò che mangiamo e che sarebbe dunque preferibile tagliare su spese davvero accessorie (gioco d’azzardo, auto, tv, alcolici,…).
In una recente intervista per Altroconsumo, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, afferma: “Oggi sprechiamo il 40% di ciò che abbiamo nel frigorifero e mangiamo troppo. Invece di quattro fette di salmone affumicato, allevato non si sa come, meglio mangiare due fette di trota affumicata italiana allevata in un torrente dove l’acqua è limpida e ha spazio per muoversi“.
Come dargli torto?
Prendiamo il pane.
Chi riesce a farne a meno è bravo…
Pur non pretendendo che le farine siano obbligatoriamente locali o almeno nazionali (il fabbisogno nazionale è nettamente superiore alla produzione), sappiamo quanto sono raffinate?
Scegliamo il pane integrale e magari ci troviamo con un prodotto di farina bianca con l’aggiunta di crusca macinata.
Oppure non ci poniamo la domanda di quanti trattamenti chimici abbiano subito la pianta e il chicco prima di essere trasformati…
Deossinivalenolo (una micotossina) e glifosato (il diserbante più diffuso) sono purtroppo presenti in moltissimi derivati dei cereali e, anche se i livelli del singolo prodotto rientrano nei limiti di legge, il pericolo è quello dell’effetto accumulo.
Onestamente, molti di noi guardano di fretta il prezzo al kg o la golosità del preparato proposto e aggiungono distrattamente al carrello.
La stessa attenzione andrebbe dedicata a frutta, carne, verdura…
Una grande fatica, questo è certo.
Ma l’amore per se stessi e per i nostri cari si vede anche a tavola.
Anche nella Cucina Afrodisiaca possiamo inserire i farinacei, se scelti con cura.
E con ciò intendo prediligendo la qualità.
Prediligo prodotti biologici, integrali, locali.
Ritengo che meglio di ogni cosa preparare il pane in casa sia l’espressione di affetto e dedizione.
Un sapere che affonda le radici nella storia dell’umanità non andrebbe integralmente appaltato alle multinazionali.
Perciò domani prepareremo un delizioso PAN BRIOCHE ALLE NOCI.
Meglio ancora se coinvolgerete nella preparazione chi amate…
Monica Micheli, prima vera esperta di Cucina Afrodisiaca ed Evoluzione Relazionale, owner del web-magazine www.ErosKitchen.com