L’eiaculazione precoce è un disturbo – in alcuni casi patologico – che affligge 1 uomo su 4.

Ne abbiamo parlato anche affrontando la tematica del filler per il pene, un trattamento sempre più richiesto che promette, tra l’altro, di aiutare quanti soffrono di EP.

La sensibilità del glande viene infatti ridotta dalla presenza dell’acido ialuronico tra la pelle e le terminazioni nervose.

Ovviamente se la causa del problema non fosse solo fisica il filler non rappresenterebbe un rimedio valido.

 

Sono infatti molteplici le condizioni che portano un uomo a sperimentare l’eiaculazione precoce e nella maggior parte dei casi questa è dovuta a stress, soprattutto emotivo.

Un’astinenza prolungata, una situazione particolarmente coinvolgente o l’ansia da prestazione sono le principali cause che concorrono ad una durata insoddisfacente del rapporto sessuale.

Va dunque prima compreso se l’incapacità di controllare il riflesso eiaculatorio è occasionale o cronica e, nel secondo caso, va chiesto un parere medico per accertare se la causa sia di natura psicologica o organica.

Ad ogni modo, attualmente esiste una vasta gamma di soluzioni sia psicologiche che chirurgiche, farmacologiche e naturali per gestire il problema.

Basta individuare quella più confacente alla propria situazione.

 

Uno dei rimedi proposti contro l’eiaculazione precoce viene dall’antica medicina cinese: l’agopuntura

La scienza ha messo diverse volte alla prova l’efficacia dell’agopuntura.

Per quanto riguarda l’EP, le ricerche hanno dimostrato che rispetto ad altre terapie alternative l’agopuntura si è dimostrata la più efficace, assicurando un controllo eiaculatorio più continuativo nel tempo agli individui coinvolti nel test.

L’agopuntura non vince però la sfida con la terapia farmacologica con dapoxetina, soprattutto perché per essere inclusa nelle terapie a lungo termine dovrebbe essere ripetuta ogni 6 mesi.

Resta comunque una valida opzione per chi preferisce evitare l’assunzione di sostanze non naturali.

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