Intervista a Daniel Giunti, psicologo psicoterapeuta e sessuologo, fondatore del Centro

di Monica Micheli*

Nasce sei anni fa da una brillante intuizione una delle strutture più innovative del panorama sessuologico italiano: il Centro Integrato di Sessuologia “Il Ponte” di Firenze.

Le grandi potenzialità della sinergia tra figure mediche e psicosessuologiche nello stesso ambiente si stanno esprimendo da allora ad opera del Dottor Daniel Giunti e dell’amica e collega sessuologa, la Dottoressa Michela Vancheri.

Un Centro, quello di Firenze, unico nel suo genere, che conta su un’equipe multidisciplinare di 10 professionisti.

Una struttura in continua crescita che ha seguito finora oltre 2 mila casi di persone o coppie di tutte le età con disfunzioni sessuali, o disagi nella sfera sessuale.

A chi si rivolge la struttura?

La struttura si rivolge a tutti coloro che hanno delle disfunzioni sessuali, la cui causa sia psicologica, organica o mista; persone con dipendenza da sesso, cybersesso o pornografia; a tutti coloro che vivono un disagio rispetto ad una sessualità atipica patologica o non patologica; a persone che hanno bisogno di una sorta di psicoeducazione sessuale;  a tutti coloro che hanno vissuto delle patologie anche gravi, che tra le varie sfere coinvolte – anche indirettamente – hanno subito un danno o una difficoltà nella sessualità.

Operiamo in collaborazione con gli altri medici e le altre figure che li seguono anche all’esterno della struttura (parliamo ad esempio di persone che hanno avuto malattie gravi, tumori, asportazioni, o altro che li inibiscono o bloccano nella sessualità).

Siamo inoltre accanto a tutti coloro che sperimentano disagio o dubbi relativamente alla propria identità o orientamento sessuale.

 

Al di là dell’aspetto clinico, poi, offriamo molta formazione per medici, psicologi e altre figure che lavorano nell’ambito delle relazioni di aiuto, ma anche corsi di educazione sessuale per genitori e per ragazzi.

Facciamo anche ricerca scientifica, poiché tra i nostri collaboratori vi sono docenti della facoltà di Psicologia di Firenze.

Infine facciamo divulgazione attraverso le rubriche presenti sul sito e sui nostri social Facebook e Instagram, e vari seminari sulle tematiche sessuali più attuali (il prossimo 9 maggio parleremo, ad esempio, della asessualità).

Chi sono le persone che più spesso si rivolgono al Centro?

Perlopiù ragazzi con ansia da prestazione, uomini con disfunzione erettile o eiaculazione precoce, coppie con carenza di desiderio, o in cui la sessualità è andata a sparire in un circolo vizioso di paura e senso di colpa.

Riguardo alle donne che si rivolgono alla struttura, nella maggior parte dei casi lamentano vaginismo o dolore alla penetrazione.

Parlare della propria intimità e, nello specifico, di eventuali dubbi e problematiche inerenti la sessualità è ancora motivo di imbarazzo? 

Quando le persone arrivano al Centro Integrato di Sessuologia, di norma, vengono messe molto a loro agio. Tra l’altro hanno già compiuto il primo step contattandoci, quindi sono piuttosto tranquille nel confidarsi.

Ma al di fuori della struttura la sessualità è assolutamente ancora fonte di imbarazzo: si guarda, ci si informa, ma non si dice…

Lo vediamo dai nostri articoli: la percentuale di lettura è altissima, ma like e condivisioni poco o nulla.

La gente si vergogna a far sapere che ha letto un articolo che parla di sessualità.

Certo dei segnali di apertura ci sono, da poco anche dal Papa in persona, seppure alternati a terribili segnali di regresso quasi medioevale…

Collabori attivamente con associazioni a tutela dei diritti LGBT. Quali sono i temi caldi, attualmente? 

L’educazione sessuale tratta assolutamente anche i temi dell’orientamento e dell’identità sessuale.

In particolare collaboro da sempre con l’associazione Rete Genitori Rainbow, un’associazione di genitori gay, bisessuali, lesbiche e trans che hanno avuto figli all’interno di relazioni eterosessuali tradizionali (matrimonio), e che ad un certo punto divengono consapevoli del loro orientamento, o decidono di viverlo per davvero. Si trovano quindi coinvolti in situazioni complicate.

Lavoro anche con varie altre associazioni sul territorio, come Ireos o il Consultorio Transgenere, in cui operano dei miei bravissimi colleghi.

L’Istituto ha promosso e continua a promuovere numerosi incontri tematici e interessanti ricerche. Quali sono gli argomenti che registrano maggiore riscontro?

Le tematiche che trattiamo al Centro Integrato di Sessuologia verso cui c’è più interesse sono di solito il Bondage, la realtà Trans, ma anche i nostri seminari su Sex Toys, Scambismo o BDSM.

Qual è un ambito che ancora non avete affrontato ma che avete in animo di approfondire?

A parte il tema dell’Asessualità e un consultorio sessuologico, ci concentreremo su dipendenze sessuali mediate dalla tecnologia, come la dipendenza da cybersex e pornografia online, per le quali stiamo creando un vero e proprio polo in collaborazione con l’Associazione Di.Te Dipendenze tecnologiche di Senigallia.

Ci sarà presto un importante appuntamento a carattere nazionale, a Firenze, organizzato proprio dal Centro…

Il Festival della Sessuologia!

Sarà il nostro primo Festival Nazionale, a Firenze il 14 e 15 settembre, nella sede storica della casa editrice Giunti, Villa la Loggia, già residenza di Brunetto Latini.

Il tema del Festival sarà la sessualità del futuro (#socialsexera), la sessualità 3.0, diciamo. Parleremo delle nuove frontiere della sessualità e della relazionalità, della mediazione di app, di social, delle nuove conformazioni relazionali.

Vi saranno laboratori a cui poter partecipare gratuitamente per singoli e coppie, e – come da nostra tradizione – si parlerà di sessualità tipica, atipica, delle popolazioni specifiche e di tutto il mondo LGBT, nonché della scuola e degli adolescenti.

E’ importante sottolineare che il primo Festival Nazionale della Sessuologia sarà aperto a tutti, non solo agli addetti ai lavori, ma anche a persone curiose di saperne di più in merito all’argomento.

Il tutto in un’atmosfera piacevole, proprio per avvicinare le persone a vivere la sessualità come qualcosa di cui si può parlare, che non debba essere per forza omologato e che fa parte, in forme diverse, della vita delle persone dalla nascita alla morte.
Monica Micheli

Monica Micheli

 

 

Monica Micheli, prima vera esperta di Cucina Afrodisiaca ed Evoluzione Relazionale, owner del web-magazine www.ErosKitchen.com

 

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