di Monica Micheli*
Conosciuto come il lichene sexy, la Xanthoparmelia scabrosa può essere pericolosa
Da che mondo è mondo, il tema degli afrodisiaci è sempre stato nella top ten di maghi, erboristi, farmacisti e tutt’oggi è un’industria che funziona parecchio.
La medicina cinese propone da millenni rimedi contro l’impotenza, il calo del desiderio, la disfunzione erettile…alcuni francamente molto bizzarri.
D’altronde si sa: molto, in questo campo, lo fa la persuasione.
A essere sinceri, gran parte dei disturbi che ci tormentano nella nostra quotidianità sono di origine psicosomatica e la scienza dimostra ogni volta che testa dei medicinali che molte persone guariscono con il placebo, anziché con il principio attivo.
Negli ultimi tempi si sta diffondendo una moda pericolosa che arriva dall’altro capo del mondo: leccare la Xanthoparmelia scabrosa, un lichene diffuso su rocce, pareti e cortecce d’albero in Nuova Zelanda, spacciato come potente afrodisiaco.
Lo si trova in commercio in polvere, ma la sua fama si è talmente diffusa da scatenare una sorta di mania, tanto da portare alcuni individui a consumare il lichene sul posto.
Ma i lichenologi dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, mettono in guardia da tale comportamento: consumare la Xanthoparmelia scabrosa porta a introdurre dosi massicce di metalli pesanti nell’organismo, oltre che sostanze tossiche.
Inoltre, data la natura stessa del lichene a crescita lenta, è impossibile pensare che i prodotti commercializzati ne contengano, visto che ci vogliono anni per ottenerne grandi quantità coltivandone.
Infatti l’analisi delle pillole e delle polveri spacciate per Xanthoparmelia scabrosa hanno verificato che in realtà si tratta spesso di viagra mischiato ad erba comune.
Un rischio, dunque, per i consumatori, che potrebbero incorrere nelle controindicazioni della pillola blu senza nemmeno sapere di averla assunta.
Meglio allora ricorrere a dei rimedi magari meno immediati, ma di sicuro privi di effetti collaterali, come ad esempio gli ingredienti della Cucina Afrodisiaca che settimanalmente vi proponiamo.
E naturalmente la prima cosa da fare, quando si notano delle problematiche relative alla propria sfera intima, è rivolgersi al medico: in alcuni casi la disfunzione erettile è un campanello di allarme di disturbi ben più gravi, ma risolvibili se diagnosticati in tempo.