di Monica Micheli*
Agosto,
controluce a tramonti
di pesca e zucchero
e il sole dentro la sera
come il nocciolo nel frutto.
(Federico Garcia Lorca)
Dici estate, dici agosto…dici pesche!
Pochi frutti sono stati cantati dai poeti come la pesca.
Le forme sinuose, femminili, il piacere al tatto (non a caso si parla di pelle di pesca come qualcosa di desiderabile e ambito), il gusto dolce e acidulo e la consistenza succosa fanno di ogni assaggio un’esperienza sensoriale.
Le pesche non hanno solo suggestionato generazioni di vati, ma hanno interessato numerosi nutrizionisti anche per le loro proprietà organolettiche.
La pesca è uno dei frutti maggiormente consigliati nel periodo estivo, perché unisce una grande percentuale di acqua a basso indice glicemico e contenuto calorico (siamo sulle 40 Kcal per 100 g).
Per quanto riguarda le nostre tematiche, le pesche possono rientrare nel paniere della Cucina Afrodisiaca in quanto hanno, tra le altre, virtù vasodilatatrici.
Assumendo una pesca si agevola dunque l’afflusso di sangue, favorendo al circolazione.
Un punto a favore per chi ambisca a dopocena impegnativi!
Tra gli altri benefici delle pesche: sono antiossidanti, depurative, e aiutano a combattere l’ipertensione.
Va però consumata anche la buccia (è quindi meglio prediligere frutti da agricoltura biologica), poiché lì sono contenuti i composti fenolici che abbassano il così detto colesterolo cattivo.
Solo a parlare di pesche viene l’acquolina, perciò meglio pensare a ciò che andremo a preparare nel prossimo articolo: un ottimo FILETTO DI HALIBUT ARROSTO ALLE PESCHE.
Monica Micheli, prima vera esperta di Cucina Afrodisiaca ed Evoluzione Relazionale, owner del web-magazine www.ErosKitchen.com