Un bacio magari non salverà il mondo, ma di sicuro rafforza l’amicizia.

E’ quanto è emerso da un sondaggio di Baci Perugina sul valore di questa manifestazione d’affetto che unisce non solo le coppie di innamorati, ma anche gli amici.

Nella Giornata internazionale del Bacio, proprio oggi 13 aprile, val bene interrogarsi su quanti baci abbiamo dispensato ultimamente e a chi.

Baci sulla guancia distratti, baci alla francese, baci lanciati con la mano…

Chi sono stati i destinatari della nostra attenzione?

Quando è stata l’ultima volta che abbiamo dato un vero bacio appassionato, quelli che fanno tremare il cuore?

E alle nostre amiche diamo dei baci veri?

Perché il bacio ha un effetto terapeutico: rafforza l’autostima e scarica un’ondata di endorfine positive per il buonumore.

L’imperante comunicazione digitale ci sta portando a scordare quanto bene possa fare un abbraccio, una parola detta guardandosi realmente negli occhi, una carezza…o un bacio!

E comunque, nonostante i social, la ricerca Baci Perugina sui Millennials, ovvero sui giovani dai 18 ai 35 anni, ha riscontrato che il bacio resta la manifestazione d’affetto più gettonata.

Soprattutto tra le amiche, la sorellanza viene suggellata sempre più spesso e con convinzione da bei baci stampati sulle guance, sempre più spesso immortalati su Instagram.

I baci tra innamorati fungono addirittura come analgesico, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Current Pharmaceutical Design.

Merito dell’ossitocina rilasciata quando si abbraccia con tenerezza o si bacia qualcuno.

Un bacio allora può alleviare il mal di testa, dar sollievo dal mal di schiena, rallegrare chi è triste e può stimolare il sistema immunitario, costretto a rispondere allo scambio batterico con gli anticorpi…che detta così può suonare poco romantico, ma resta uno dei motivi a sostegno dell’esortazione odierna: BACIAMO PIU’ SPESSO, BACIAMO ADESSO!

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